Caricamento in corso

L’obiettivo di Israele è la conquista di altro territorio palestinese!

L’obiettivo di Israele è la conquista di altro territorio palestinese!

Bisognerebbe essere irrimediabilmente ingenui per credere alla linea dei media asserviti agli USA secondo cui l’invasione di Hamas è stata un “fallimento” dell’intelligence israeliana. È noto a tutti che il Mossad è una delle agenzie di intelligence più potenti, se non la più potente del pianeta; difficile credere quindi che proprio un attacco così mirato e massiccio sia sfuggito agli occhi attenti del controspionaggio israeliano.

Netanyahu e il suo vasto apparato militare e di intelligence erano a conoscenza dell’attacco di Hamas che ha provocato innumerevoli morti di israeliani e palestinesi? A quanto pare, ne erano perfettamente a conoscenza, avvisati anche dalla CIA americana, la stessa organizzazione Hamas ha confermato che stavano preparando il piano da due anni.

Invero sembra plausibile il pensiero che sta affiorando man mano che si va avanti in questo ennesimo conflitto israelo-palestinese: alcune prove e dichiarazioni dimostrano che era previsto un piano israeliano, accuratamente formulato dal Mossad unitamente agli amici del MI6 britannico e della CIA americana, per condurre una guerra totale contro i palestinesi prima del lancio da parte di Hamas di quella che è stata denominata dagli stessi “Operazione Tempesta di Al-Aqsa“.

Questo non è stato un fallimento dell’intelligence israeliana, come riportato dai media occidentali. Tutt’altro. Le prove e le testimonianze suggeriscono che il governo di Netanyahu era a conoscenza delle azioni di Hamas, che hanno provocato centinaia di morti israeliani e palestinesi, e hanno lasciato che accadesse!

Analizzando i dati, pur se forniti in modo contrastante dai vari media controllate da entrambe le parti (le informazioni arrivano dai media arabi e occidentali, ma anche di qualche quotidiano dell’est Europa), pare che Hamas abbia sparato tra i 2 e i 5 mila razzi contro Israele provocando la morte di centinaia di israeliani, mentre decine di ebrei sono stati catturati come prigionieri di guerra. Nella successiva risposta aerea da parte di Israele, centinaia di palestinesi sono stati uccisi a Gaza.

Come risposta di Israele direi che appare più che legittima, se non fosse per un altro particolare che ne è seguito. Dopo l’operazione d’assalto di Hamas del 7 ottobre, il ministro della difesa israeliano ha descritto i palestinesi come “animali umani” (quindi classificandoli genericamente, senza distinzione di ruoli e ceto sociale) e ha promesso di agire di conseguenza, mentre i caccia scatenavano un massiccio bombardamento della Striscia di Gaza, dove vivono 2,3 milioni di palestinesi. Il 9 ottobre 2023 è stato avviato un blocco completo sulla Striscia di Gaza che consiste nell’interrompere e ostacolare l’importazione di cibo, acqua, carburante e beni di prima necessità a tutta la popolazione palestinese, senza distinzione alcuna, come tutti coloro che vivono sulla Striscia di Gaza fossero terroristi di Hamas.

È un vero e proprio crimine contro l’umanità. È un genocidio.

Le azioni militari di Netanyahu non stanno prendendo di mira Hamas, che in parte si nasconde fra il Libano e la Cisgiordania e non certo tutti a Gaza, al contrario sta prendendo di mira solamente i civili palestinesi innocenti, in palese violazione dei Quattro Principi Fondamentali del Diritto dei Conflitti Armati (LOAC) che cita testualmente: “… nel rispetto e nella protezione della popolazione civile e degli obiettivi civili (scuole, ospedali e aree residenziali), le Parti in conflitto distingueranno in ogni momento tra la popolazione civile e i combattenti e tra gli obiettivi civili e gli obiettivi militari e di conseguenza dirigeranno le loro operazioni solo contro obiettivi militari. (Protocollo addizionale n. 1, articolo 48)”

Tra le altre cose va fatto notare che, secondo William Scott Ritter (Ispettore dell’ONU in zone di guerra), Hamas ha acquisito le armi di fabbricazione statunitense che erano state inviate in Ucraina. A quanto pare, una volta giunte a destinazione sono poi vendute al mercato nero, e anche questo fatto è ben conosciuto da tempo.

Naturalmente l’occidente si è schierato a favore di Israele, schiavi ormai senza speranza della politica estera scellerata degli USA; in molti ora, e con non poco imbarazzo, mantengono questa posizione pur sapendo che il mondo arabo insorgerà in una guerra totale contro Israele nel caso Netanyahu decidesse di invadere la Striscia di Gaza.

Share this content:

Commento all'articolo