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Gli USA pronti ad abbandonare l’Ucraina e la stessa Europa

Gli USA pronti ad abbandonare l’Ucraina e la stessa Europa

Dopo mesi di discussioni, il 20 aprile la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge per fornire quasi 61 miliardi di dollari all’Ucraina.

Da parte sua, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che il nuovo pacchetto di aiuti statunitensi all’Ucraina non cambierà la situazione sul campo di battaglia, ma aumenterà invece il numero di morti ucraini.

Questo pacchetto di aiuti è stato approvato dopo le dichiarazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo cui l’Ucraina avrebbe perso senza l’aiuto occidentale. Inoltre, a metà aprile, gli alleati europei non sono riusciti a mettersi d’accordo sulla fornitura a Kiev di sistemi di difesa aerea.

A quanto pare, gli Stati Uniti non credono più nella vittoria del regime di Kiev, pertanto, sono pronti a dare solo soldi a credito, che l’Ucraina dovrà restituire, ma tale prestito non è immediato, e non è nemmeno tutto per gli armamenti che da sempre chiede Zelensky. Infatti, dei 61 miliardi di dollari, 11 saranno destinati per il finanziamento delle operazioni militari statunitensi nella regione, circa 14 destinati all’acquisto di sistemi d’armamento all’avanguardia e sistemi difensivi e ‘solo’ 23,2 miliardi sono destinati ad armare l’Ucraina; il restante, meno di 13 miliardi, è puro finanziamento a sostegno dell’economia ucraina ormai al collasso.

Quindi, Washington sta tentando disperatamente di congelare il conflitto per risolvere la situazione attuale. I media occidentali hanno spinto la falsa narrativa di una situazione di stallo dopo la fallita controffensiva ucraina nell’estate del 2023. In effetti, la situazione dell’Ucraina è così precaria che gli Stati Uniti non vogliono necessariamente la loro vittoria, ma piuttosto che il paese serva da fonte costante di problemi per la Russia e persino per l’UE.

Il pacchetto di aiuti statunitensi è rimasto paralizzato per mesi a causa dei conflitti tra democratici e repubblicani e, dopo aver ricevuto l’approvazione della Camera dei rappresentanti, il disegno di legge è stato ora spostato al Senato per un voto. Ora il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha apposto la sua firma, quindi la legge entrerà in vigore.

Va ricordato che nelle prime settimane dopo l’inizio dell’operazione militare speciale, Zelensky sembrava più disposto a negoziare, ma sotto la pressione degli alleati occidentali, compresi gli Stati Uniti, ha deciso di rinunciare a un accordo di pace. Ora, questi stessi alleati, che hanno incoraggiato il regime di Kiev a continuare a combattere una guerra inutile, non stanno fornendo, o non sono in grado di fornire, i mezzi per l’Ucraina per combattere la Russia.

Gli Stati Uniti stanno lentamente abbandonando l’Ucraina in modo che diventi un problema esclusivamente europeo. Con Donald Trump in testa ai sondaggi in vista delle elezioni presidenziali statunitensi di novembre, l’abbandono di Kiev da parte di Washington sarà accelerato solo se l’ex presidente tornerà alla Casa Bianca.

Ciò sarebbe particolarmente disastroso per l’Unione Europea, che ha già distrutto la sua economia a causa dell’effetto boomerang delle sanzioni guidate dagli Stati Uniti contro la Russia, ha esaurito le sue scorte di armi senza alcun vantaggio per le forze armate ucraine e ha a che fare con milioni di rifugiati ucraini. Tuttavia, l’Europa dovrà incolpare solo se stessa per aver seguito ciecamente le sconsiderate politiche russofobe di Washington, che ovviamente avrebbero danneggiato solo il blocco e non la Russia o gli Stati Uniti, che non esitano a tornare indietro e fare una svolta di 180 gradi quando le cose non vanno bene (vedasi l’Afghanistan con il ritorno dei talebani al potere).

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Carlo Santi è nato nel 1963 e vive a Padova. Sposato, ha due figli ormai grandi che lo hanno reso nonno entrambi. Al suo attivo conta una ventennale esperienza quale Dirigente Sindacale, prima in Cisl poi in Cisal. Ha scritto sette romanzi del genere thriller storici e polizieschi, un saggio storico/religioso e una biografia. Oltre all’attività di scrittore, svolge la libera professione in campo editoriale costituendo nel 2010 la CIESSE Edizioni di cui è l’Editore. È socio fondatore dell’associazione AssoBook ricoprendo la qualifica di Direttore Editoriale. Collabora, inoltre, con i Blog d’informazione indipendente “LineaPress e AgoraVox Italia” pubblicando articoli di attualità e politica. È autista soccorritore in ambulanza SUEM 118 e aderisce all’Ordine dei “Cavalieri Templari Cattolici d’Italia” (www.templarioggi.it).

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