Netanyahu ha sempre sostenuto Hamas, Al Qaeda e l’Isis
“Chiunque voglia ostacolare la creazione di uno Stato palestinese deve sostenere il rafforzamento di Hamas e il trasferimento di denaro ad Hamas… Questo fa parte della nostra strategia: isolare i palestinesi di Gaza dai palestinesi della Cisgiordania“.
Questa dichiarazione è stata fatta dall’attuale premier israeliano Benjamin Netanyahu a una riunione del marzo 2019 dei membri della Knesset del suo partito Likud.
Hamas, quindi, è stato trattato come un partner e non come un nemico, chiaramente la strategia è a scapito dell’Autorità Palestinese per impedire ai leader islamici di muoversi verso la creazione di uno Stato palestinese. Hamas è stato promosso a un livello superiore, se prima era solo un gruppo terroristico, poi è diventata un’organizzazione con cui Israele ha condotto negoziati negli anni, finanziandola con valigie contenenti milioni di dollari.
Ma Netanyahu è anche noto per aver sostenuto e reclutato terroristi di Al Qaeda e dell’Isis fin dall’inizio della guerra contro la Siria nel marzo 2011, quale mezzo per eliminare il pericolo siriano che, assieme all’Iran, è considerato nemico pubblico numero uno di Israele.
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